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al testo di Maurizio Barzi
Mele cotogne e kalasnikov
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Weddings & Funerals Band in "Kalashnikov"
Per chi balli, mia piccola Dizdarevic? La cotogna di Sarajevo. Mele selvatiche, "divlje jabuke" Masa dagli occhi neri ciliegia ne raccoglieva spesso una sporta per preparare la torta col kajmak l'acidulo formgagio dei balcani. L'ussaro, cosi lo chiamavano vide una banda macedone, sette briganti giacca mimetica, diede loro una mancia tutti li caricò sul camioncino per portarli tra le vigne del monte in un fracasso di ottoni e tamburi tra loro c'era Goran Bregovic Dio e la guerra sono spesso parenti disse il capobanda e puntò il sax come avesse un kalasnikov Birre, salame e Schwarzbror e nella valle risuonò la canzone Masa bosniaca pensò a sua madre Sanja perchè in montagna tutto si tramanda sappiatelo, per via femminile, disse loro e mentre i maschi giocano alla guerra e dicono cagate nei loro comizi è solo majka la vera custode del fuoco, delle stelle della vita Con la morte finisce un bel niente. Boom, boom, boom,boom kutz, kutz ehy ja kalasnikov, kalasnikov jurrryyyyy...
è solo majka la vera custode del fuoco, delle stelle della vita